È la seconda volta che ho il piacere di organizzare ad Ascona, nell’ambito degli Eventi letterari Monte Verità, un momento letterario con un gruppo di allievi di scuola elementare, nel solco tracciato da Piazzaparola, la manifestazione ideata e realizzata dalla società Dante Alighieri di Lugano.
Quest’anno l’appuntamento era per venerdì 27 marzo 2015 in Piazza Elvezia, sul magnifico lungolago di Ascona. Ad attenderci un’ottantina di allievi di 4ª e 5ª elementare delle scuole comunali del borgo. È stata l’occasione per discutere anche noi, come i convenuti al Monte Verità, di utopia e di memoria, ospitando il giornalista, critico letterario e scrittore Paolo di Stefano, autore, tra tanti altri testi di grande interesse, di un bel romanzo per ragazzi, I pesci devono nuotare, un libro del 2013 edito da Fabbri: un romanzo attuale e intenso, una storia di migrazione alla ricerca di un mondo migliore e di migliori condizioni di vita.
Condotto da me e da Raffaella Castagnola, ideatrice e trascinatrice di Piazzaparola, l’incontro si è sviluppato attraverso la lettura di tre brani da I pesci devono nuotare e di un capitolo di Pinocchio (il XIX, scelto dallo stesso Paolo Di Stefano: Pinocchio è derubato delle sue monete d’oro e, per gastigo, si busca quattro mesi di prigione) per la voce della bravissima attrice Cristina Zamboni. La (solo apparentemente) strana combinazione tra Pinocchio e Tawfik, il ragazzo egiziano protagonista de I pesci…, ha permesso la riflessione su alcune analogie tra i due protagonisti, sul valore dei sogni e della memoria, sul ruolo salvifico di alcuni personaggi femminili dei due romanzi (la fata Turchina e Marlene).
Gli allievi, attentissimi e interessati, hanno mostrato di apprezzare la proposta, tanto che, dopo le serie di letture e spiegazioni di noi adulti, hanno tempestato di domande Paolo Di Stefano: anche perché non succede tutti i giorni di poter dialogare con uno scrittore in carne e ossa.
È possibile scaricare qui uno dei brani da “I pesci devono nuotare” proposto agli allievi asconesi.
Le foto sono di Ivana de Maria.